Effetti collaterali degli steroidi

Effetti collaterali degli steroidi

Una revisione sistematica conferma l’efficacia degli steroidi topici nel controllo dei sintomi della dermatite atopica. Gli oltre 40 studi analizzati avevano durata molto limitata (1-6 settimane) e valutavano differenti molecole con grande variabilità nella stima degli effetti (13-90% di risposta). Un solo studio controllato e randomizzato considera l’effetto degli steroidi topici nel prevenire le recidive della dermatite atopica una volta ottenuta la remissione clinica. Lo studio mostra come l’applicazione di fluticasone propionato per due giorni consecutivi della settimana per 16 settimane dopo un trattamento continuativo per 4 settimane, permetta un miglior controllo dei sintomi rispetto al placebo.

  • Alcuni steroidi anabolizzanti sono relativamente sicuri e presentano pochi effetti collaterali, ad esempio l’Adrenosterone, mentre altri come il Metribolone sono potentissimi sia nei risultati che negli effetti collaterali.
  • Quando lo steroide finisce in olo è un alcol, se finisce in ale è un’aldeide, se finisce in one è un chetone.
  • Gli steroidi anabolizzanti sono usati in medicina per curare bassi livelli di testosterone (ipogonadismo) e talvolta per prevenire il deperimento muscolare in soggetti confinati a letto, gravemente ustionati, affetti da cancro o da AIDS.

Informazioni negozio

Bisogna tenere presente che, in generale, gli steroidi ottenuti sul mercato nero sono contraffatti, adulterati e di bassa qualità, il che ne aumenta i rischi. Per tutte queste ragioni l’ormone della crescita viene assunto da atleti professionisti e principianti, in particolar modo dai Testosterone enantato bodybuilding per permettere l’accrescimento della massa muscolare e la diminuzione di quella grassa fino ai valori minimi. Gli operatori sanitari prescrivono principalmente steroidi anabolizzanti per trattare i bassi livelli di testosterone (ipogonadismo maschile). Ma lo usano anche per altre condizioni, come per stimolare la crescita muscolare nelle persone affette da determinati tumori o dalla sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS).

Antinfiammatori non steroidei

Oltre ai disturbi della sfera sessuale, però, possono insorgere anche alterazioni della funzione epatica, con la possibilità di sviluppare un tumore del fegato. Nel maschio in età prepuberale e puberale, ad esempio, si può verificare la precoce saldatura delle cartilagini epifisarie, cioè il tessuto che unisce la parte tondeggiante dell’osso (epifisi) con quella centrale (diafisi). Sempre in questa fase c’è l’inibizione della spermatogenesi, ossia il processo attraverso cui avviene la produzione degli spermatozoi.

Il metilprednisolone è un altro farmaco derivato dal prednisone e dall’idrocortisone. Questo farmaco inibisce la formazione di acido arachidonico, regolatore diretto dell’infiammazione muscolare localizzata, influenzando anche le risposte immediate e non ai processi infiammatori. Non può essere utilizzato per molto tempo, perché a lungo termine provoca gravi effetti collaterali. Come indicato dalla National Library of Medicine degli Stati Uniti, il prednisone è anche usato per trattare condizioni in cui il corpo non produce abbastanza corticosteroidi in modo naturale.

Questo farmaco è stato brevettato nel 1954 e ha iniziato ad essere utilizzato negli Stati Uniti 11 anni dopo. È il 21° farmaco in termini di prescrizioni, poiché in questa stessa regione vengono emesse annualmente più di 27 milioni di prescrizioni. Indubbiamente, questi dati indicano che è uno dei tipi di corticosteroidi più utilizzati (se non il più).

Leave a Reply